Assedio sociale a Fort Equitalia!

“…Paternò 57 anni, Trento 44 anni, San Remo, 47 anni…”

“Che fai sbirro? Calpesti i morti?”

Stamattina abbiamo manifestato contro Equitalia in Via Re David.

Quando siamo arrivati la situazione che ci si è parata davanti era surreale: carabinieri, polizia, Digos, esercito, vigili urbani. La sede di Equitalia era deserta o quasi, un solo sportello informativo aperto (oggi l’agenzia aveva deciso di non riscuotere per motivi di ordine pubblico).

Abbiamo iniziato a tappezzare l’ingresso con tutti i nomi dei suicidi di quest’anno, iniziando contemporaneamente a leggerli.  La polizia, spiazzata,  si è trovata costretta ad indietreggiare a mano a mano che i nomi venivano attaccati sempre più vicino agli ingressi della sede e a crescere il numero dei manifestanti e alla fine a rientrare nei locali di Equitalia per non calpestare le “lapidi” (scelta un tantino impopolare quando si è circondati da giornalisti e gente infuriata).

L’ingresso è stato a quel punto reso impraticabile e bloccato dai nomi di una vera e propria “strage di stato” che continuavano a essere gridati. Intanto la folla è cresciuta. Ci siamo trovati ad assediare Equitalia tutte e tutti, gente che passava, attivisti, debitori. Qualcuno che passava di lì ha addirittura parcheggiato la macchina lì davanti apposta per unirsi all’assedio.

A quel punto abbiamo deciso di entrare nella sede per occuparla e leggere testi di Bertold Brecht.

Ne è nata una dinamica tra assedianti e assediati con la polizia asserragliata nel “fortino” che ha identificato cinque attivisti (tra cui un attivista del mondo dello spettacolo) e ci ha impedito di entrare sbarrando gli ingressi.

La scena finale era quella di un vero e proprio fortino con la polizia all’interno, l’ingresso bloccato dai nomi dei suicidi, e noi ad assediare Equitalia.

Abbiamo avuto la netta impressione che Equitalia sia percepita in modo diffuso come lo strumento di cattura della ricchezza della gente comune per rimetterla a disposizione del “debito” e degli squali della finanza. La questione del debito privato e dell’insolvenza richiede una discussione diffusa, ampia e seria in una fase in cui lo stato è da altre vicende preso ( costruzione di armi di distrazione di massa e paranoie repressive, evocazioni di anni piombo, difesa delle scelte impopolari del governo, conservazione dello status quo e dei privilegi di una classe politica assolutamente imbarazzante) .

Per questo e per rispondere alle richieste di chi al nostro fianco questa mattina ha manifestato e assediato Equitalia, abbiamo deciso di rilanciare:

-tutti i giorni dalle 18:00 in poi punto di ascolto e sportello legale per il diritto all’insolvenza.

-martedì 5 Giugno ore 19:30 Assemblea sul diritto all’insolvenza a Villa Roth Occupata via Annibale Maria di Francia 17/B.

 

Per la chiusura di Equitalia

Per la cessazione dei contratti tra Equitalia e gli enti locali

Per la sospensione della riscossione coatta dei contributi per le fasce sociali più deboli

Per non pagare la loro crisi

Per il diritto all’insolvenza

 

Villa Roth Occupata e Insolvente!

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